Kaja Kallas, rappresentante Ue per la politica estera, punta al riarmo europeo per fronteggiare le minacce di Russia, Iran e Corea del Nord.
Kaja Kallas, ex premier estone e neo Alta rappresentante dell’Unione Europea per la politica estera, ha dichiarato che la priorità dell’Europa è la vittoria dell’Ucraina nel conflitto con la Russia. Durante un discorso al Parlamento europeo, Kallas ha enfatizzato l’importanza di fornire a Kiev tutti gli aiuti militari e umanitari necessari.
La vittoria dell’Ucraina non è solo un obiettivo strategico, ma rappresenta una difesa essenziale contro l’espansionismo russo, un rischio percepito in modo acuto nei Paesi baltici che, come l’Estonia, conoscono le sofferenze dell’occupazione sovietica. «La vittoria dell’Ucraina è una priorità per tutti noi», ha dichiarato Kallas, aggiungendo che «la situazione sul campo di battaglia è molto difficile ed è per questo che dobbiamo continuare a lavorare ogni giorno, oggi, domani e per tutto il tempo necessario, con tutti i finanziamenti militari e gli aiuti umanitari necessari».
Kallas ha inoltre sottolineato la necessità di superare il potenziale vantaggio di Russia, Iran e Corea del Nord in termini di produzione di armamenti: «Non possiamo accettare che Russia, Iran e Corea del Nord producano nell’insieme più munizioni di quelle prodotte in tutta l’area euro-atlantica. Possiamo e dobbiamo investire per produrne più di loro». Per l’ex premier, è cruciale rafforzare l’industria militare europea per garantire la sicurezza del continente e preservare i valori democratici dell’Unione.
Russia, Iran e Corea del Nord: l’asse anti-occidentale
L’analisi di Kallas va oltre la semplice difesa dell’Ucraina. A preoccupare la neo Alta rappresentante è la coalizione tra potenze “revisioniste” che si oppongono all’Occidente: Russia, Iran, Corea del Nord e Cina. «È sempre più un competitor e un rivale sistemico: le nostre dipendenze da essa sono una vulnerabilità, lo sbilanciamento commerciale strutturale e il suo sostegno alla Russia sono problemi», ha dichiarato, riferendosi alla Cina. Kallas evidenzia come il sostegno militare e commerciale di queste potenze alla Russia aggravi la sfida per l’Europa e richieda una risposta coesa e tempestiva.
«Dobbiamo trasformare questa paura in azione», incalza Kallas, evidenziando la necessità di sviluppare capacità difensive adeguate. Solo un’Europa capace di competere nella produzione di armamenti potrà difendere la propria stabilità e i propri valori.
Dialogo con gli Usa di Trump e questioni globali
Un altro tema scottante affrontato da Kallas è stato il futuro delle relazioni transatlantiche, soprattutto alla luce di un possibile ritorno di Donald Trump alla presidenza statunitense. Mantenere la cooperazione con gli Stati Uniti, fondamentali per la sicurezza europea, sarà cruciale. Kallas ha dichiarato di voler aprire un dialogo con la nuova amministrazione americana, avendo già incontrato figure chiave: «Col tycoon e con la sua squadra di politica estera cercherò già nelle prossime settimane di avviare contatti, facendo sapere di avere comunque già incontrato il vicepresidente in pectore J.D. Vance e altre persone vicine a Trump».
Infine, Kallas ha ribadito l’impegno dell’Europa nel cercare una soluzione pacifica per il Medio Oriente e altre aree di crisi, puntando su un approccio diplomatico e unitario da parte dei paesi membri dell’Ue. La visione di Kallas è chiara: garantire la sicurezza interna ed esterna dell’Europa per preservarne il benessere e i valori democratici.